"Nemmeno conosciuti i dati finali delle regionali parziali di ieri - come si è potuto ascoltare in tv e leggere sui quotidiani - personaggi rappresentativi di tutti i partiti tradizionali si sono dichiarati vincitori".
Arrampicandosi, però, sugli specchi. Perché, in realtà, nessun partito tradizionale ha davvero vinto, ma tutti hanno perso, in un modo o nell'altro, qualcosa. A vincere ancora una volta, invece, è stato (con il 46,1%) il partito dell'astensione. E sono stati, semmai, i due movimenti populisti (la "Lega nord" razzista e antieuropeista e i "5 stelle" politicamente e concretamente inutili). Altro che 7 a 0, 6 a 1, 5 a 2. I partiti tradizionali, finalmente, farebbero bene ad iniziare una profonda riflessione e a comportarsi con serietà. Nel loro interesse, ma, soprattutto, nell'interesse del Paese. Se l'interesse del Paese, al contrario dell'interesse proprio, è ancora nei loro pensieri e nei loro obiettivi.
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