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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 4 dicembre 2015

Chi il Pinocchio?

"Per le Forze dell'ordine - continuano a dichiarare il "premier" Renzi e il Ministro dell'Interno, Angelino Alfano - 50 milioni di euro in più e 2.500 nuove assunzioni. Grosse bugìe - ha però replicato il segretario del sindacato di polizia, Gianni Tonelli - su tutti i fronti. Dei 50 milioni annunciati, intanto, soltanto 15 ne andranno alla Polizia di Stato che li esaurirà immediatamente quando avrà acquistato i diecimila giubbotti antiproiettile che le mancano e un solo caricatore in più per ogni agente. Quanto alle 2.500 nuove assunzioni, poi, non si dice che 5 mila agenti sono andati in pensione e, dunque, l'organico non aumenterà affatto, ma resterà sempre sotto i 2.500 uomini. E infine come metterla, specialmente in un momento così particolare, con il fatto che non c'è un euro per addestrare, contro eventuali terroristi, quegli agenti che non hanno potuto mai sparare, per mancanza di fondi, con tiri in movimento?"
Due versioni, insomma, in clamoroso contrasto fra loro. Quale quella vera? Chi, alla fine, ha l'ignominioso naso lungo di Pinocchio? Sarebbe il caso che, data la gravità dei fatti, si potesse sapere con certezza. E che una volta individuato il Pinocchio, sempre data la gravità dei fatti, il Pinocchio venisse rimandato a casa a calci nel didietro. Anche perché gli italiani sono stanchi di essere presi - diciamo - in giro.

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