"Sul terrazzo del Palazzo di Giustizia a Roma - palazzo ove ha sede la Suprema Corte di Cassazione e dal quale si ha uno stupendo panorama su Castel Sant'Angelo e sulla Basilica di San Pietro - è in costruzione una grande struttura che dovrebbe ospitare una elegante "roof buvette"".
Fa piacere per i supremi giudici i quali, fino ad oggi, sono stati costretti - orrore - ad un caffé o ad un tramezzino appoggiati al bancone di un bar interno come consumatori qualsiasi. Fa però curiosità il fatto che su quella "roof buvette" sia stato mantenuto un assoluto silenzio e che tutto sia stato scoperto per caso. Ma perché, in tempi di "spending review", quell'opera farebbe scandalo in quanto il suo costo si aggirerebbe intorno ai 500 mila euro? Perché, in una città dove è categoricamente vietato aumentare le cubature storiche, si sta costruendo quell'opera contro legge? Perchè, di quell'opera, non si è fatto sapere niente alla Soprintendenza o la Soprintendenza, sorprendentemente, non ha avuto nulla da eccepire? Perché, per tutte queste circostanze, si è pensato bene di non indire una gara d'appalto? Domande non da poco, poste anche sul "Corriere della sera" di oggi, alle quali non dovrebbe esimersi dal rispondere il pur solitamente taciturno Ministro della Giustizia, Andrea Orlando. Perché, se tutto finise per passare liscio e ancora sotto silenzio, sarebbe gravissimo: i supremi giudici deputati ad applicare autorevolmente le leggi i primi a violarle? Solo per prendersi un caffé, poi, o uno stuzzichino panoramico. Facendo cadere le briciole di un "cornetto" o di una tartina, magari, sulle teste delle sottostanti statue degli illustri e severi giureconsulti del tempo che fu.
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