"Berlusconi - così, in una intervista a "La Repubblica", il neosenatore "verdiniano" Sandro Bondi - potrebbe essere paragonato al conte Ugolino che, nella "Divina Commedia" di Dante, divora il cranio dei suoi figli".
Paragone suggestivo, ma con un gravissimo errore. Perché il conte Ugolino, divorati i corpi dei suoi due figli e dei suoi due nipoti rinchiusi con lui nella fiorentina Torre della Muda di cui era stata gettata la chiave nell'Arno, il cranio che divora, nella "Divina Commedia" di Dante, è quello dell'arcivescovo Ruggeri che fece rinchiudere i cinque nella torre condannandoli alla morte per fame. "Sono stato un servo, un tappetino, sì, di Silvio - così, ancora, il neosenatore "verdiniano" Bondi - ma poi ho capito tutti i miei errori". Coraggiosa autocritica. Ora, però, farebbe bene a completare la sua coraggiosa autocritica con il riconoscere il suo errore anche nella citazione della "Divina Commedia" di Dante.
.
Nessun commento:
Posta un commento