Sarebbe stato un bel regalo di Natale per le casse dello Stato - e, alla fine, per i cittadini - se la "spending review" avesse perlomeno sfiorato anche gli affitti pagati da Palazzo Chigi".
Ma non è stato così. Babbo Palazzo Chigi sta continuando a pagare gli stessi alti importi del 2014. Che non sono noccicoline né caramelle. Ma dieci milioni e mezzo solo per sei immobili a Roma: quattro milioni e mezzo per uno stabile dell'editore Roberto Amodei, un milione e mezzo per uno stabile Inps, un milione e 500 mila euro a Unicredit per Palazzo Verospi, un milione e 200 mila euro a Bnp Paribas per una palazzina che accoglie la Protezione civile, 922 mila euro al costruttore Sergio Scarpelli per uno stabile che ospita la Stamnpa estera, 700 mila euro per condividere un archivio fatiscente alle porte della città. L'editore Roberto Amodei, l'Inps, Unicredit, Bnp Paribas, il costruttore Sergio Scarpellino, sotto il camino, hanno sentitamente ringraziato. I tanti cittadini e le tante imprese, che da Babbo Palazzo Chigi avrebbero dovuto ricevere quanto atteso da tempo - e legittimamente, non come dono - invece no. Non hanno potuto, neppure a Natale, ringraziare. Ancora lì, sotto il camino, a guardare invano. Niente pacchi, ma le solite "paccate" (nel senso di fregature). Sperando ora, ma senza troppo illusioni, nel Befanone chigiano il 6 gennaio.
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