"Quando l'Italia ha sostenuto - nella prima udienza al Tribunale internazionale del diritto del mare ad Amburgo - che il marò Salvatore Girone è ostaggio dell'India, l'India si è indignata e irritata".
A ragione. Perché l'Italia non avrebbe dovuto definire il marò Salvatore Girone "ostaggio", ma "illegalmente agli arresti non essendo stato ancora incriminato tecnicamente, dopo tre anni e mezzo, di alcun reato". Non a ragione, invece, l'India ha definito l'Italia "in malafede": avrebbe dovuto definirla, correttamente, in gravissima carenza di capacità nella gestione giuridico-politica dell'incredibile caso Girone-Latorre". La malafede, semmai, ha sempre caratterizzato il comportamento indiano. Quello che ha sempre caratterizzato il comportamento italiano è stata, purtroppo, la più assoluta e vergognosa "babbionaggine".
.
Nessun commento:
Posta un commento