"Siete la più potente lobby italiana... Avete generato, negli anni, un potere politico capace di influenzare sanità, istruzione a tutti i livelli e appalti... Sempre dalla parte dei potenti, sempre dalla parte dei chi comanda. Sempre in nome di Dio... Ora il "premier" mai eletto, accortosi che i boy scout sono troppo giovani per votare e che ormai non ha più il consenso dell'anno scorso, è venuto qui a ricevere la vostra benedizione baciando pantofole ed anelli".
Da chi a chi queste durissime parole? Dal deputato "5 stelle" Mattia Fantinati a "Comunione e liberazione". Dove? Al "meeting" di Rimini. Quando? Nell'ultima giornata della "kermesse". Come? Nel prendere la parola sul tema prefissato "La poilitica per chi, la politica per cosa". Perché? Perché l'unico ad essere intervenuto con il coraggio di dire "pane al pane, vino al vino". E a non avere interessi, diretti o indiretti, con la potente lobby cattolica. Sgomento in sala, naturalmente, in quanto nessuno, mai, aveva osato tanto. Ma, al di là di quello che poi ognuno è giustamente libero di pensare in complesso del "Movimento 5 stelle", finalmente qualcuno, però, che è andato a dire a "Comunione e liberazione" quello che nessuno, per interesse o per ipocrisia, aveva osato mai. E, ripetendo ogni anno il rito del bacio della pantofola e dell'anello - è vero - continua ad osare. Compreso, incredibilmente, più di qualche "fighetto" di sinistra.
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