"Il parroco della chiesa "Don Bosco" - a Roma - ha dunque consentito funerali più che solenni al capoclan malavitoso Vittorio Casamonica mentre - come si ricorderà - li negò al paraplegico Piergiorgio Welby in quanto, battutosi in vita per il diritto contro l'accanimento terapeutico, con il suo comportamento si era "messo in contrasto con la Chiesa cattolica"".
Come dire, insomma, battersi per un diritto civile è peccato grave, ma agire tutta la vita contro le leggi dello Stato e i precetti della Chiesa peccato non è. Monsignor Galantino, segretario della Conferenza episcopale italiana, così pronto a bacchettare chi non dovrebbe, non ritiene che una bacchettatina, magari santa e misericordiosa, andrebbe inferta anche all'inquietante parroco della chiesa romana "Don Bosco"?
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