"Ma che notizie strane sento arrivare da Roma - va confidando Ignazio Marino, nelle lontane Americhe, ai suoi amici - E' tutta una "boutade agostana": il sindaco sono e resto io, il prefetto Gabrielli non ha avuto alcun potere speciale".
Al sindaco Ignazio Marino, dunque, piace fare il finto tonto o mostrare di essere tonto? Una volta tornato dalle lontane Americhe, comunque, dovrà uscire dai suoi "sogni che son desideri". Quando saranno cominciate le sue "vacanze romane". Perché, a lavorare sodo per Roma e per il Giubileo, saranno infatti altri. E lui, praticamente, starà a guardare. Per fortuna.
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