"Alla "Festa dell'Unità" - a Reggio Emilia - continuano ad essere utilizzati. per le necessità più umili e faticose della "kermesse", una trentina di immigrati della Cooperativa "Dimora di Abramo"".
A pagamento? No. Ma - sostengono curiosamente i dirigenti locali pd - stiamo facendo un favore allo Stato perché, nei giorni della "Festa", il mangiare ai trenta immigrati non glielo deve pagare lui, ma glielo diampo noi. E poi - aggiungono - proprio pochi giorni fa, in Regione, è stato firmato un protocollo che prevede l'impiego di immigrati in lavori socialmente utili. Prendere, allora, atto: prestare la propria opera gratis alle "Feste dell'Unità" va considerato, per gli immigrati, un lavoro socialmente utile. Una tesi, però, perlomeno azzardata. Molto azzardata.
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