"Si è venuti a sapere - dopo gli scandalosi funerali del capoclan romano Vittorio Casamonica - che Magistratura e Forze dell'ordine sapevano bene che cosa stavano facendo. La Magistratura, con il presidente della prima sezione della Corte d'appello Giorgio Maria Rossi, aveva firmato un permesso urgentissimo a favore del figlio del capoclan, Antonio, perché potesse interrompere i suoi "domiciliari" per il tempo delle esequie. E il permesso era stato trasmesso alla competente Tenenza dei carabinieri di Ciampino. Non solo: lo stesso primo presidente della sezione della Corte d'appello aveva poi firmato, poche ore dopo, un identico permesso anche per i nipoti di Vittorio Casamonica, Consilio e Loretta, anch'essi ai "domiciliari". E il permesso era stato notificato sia alla Stazione dei carabinieri sia al Commisariato di polizia competenti di Tor Vergata".
Tutto a posto, tutto regolare, nulla da eccepire e nemmeno da comunicare al prefetto o al Ministro dell'Interno. Il quale ultimo, infatti, è caduto dalle nuvole. Sarà interessante ora conoscere, quando si sarà rimesso in piedi sulla terra, che cosa intenderà fare e quali provvedimenti vorrà prendere insieme al suo collega alla Giustizia. Quell'Andrea Orlando sempre più distaccato e silente.
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