"Dopo che la nuova legge elettorale ha superato l'ostacolo di Montecitorio - minoranze sull' "Aventino" della "buvette" o del "corridoio dei passi perduti" e 334 pd a dire sì e 61 a dire no - le immancabili reazioni. "E' stata - brillavano i già lucenti occhi di Maria Elena Boschi - la grande vittoria di Renzi". "E' stata - sprizzava stizza il già perennemente stizzoso Renato Brunetta - un'illusoria vittoria di Pirro".
Reazioni politiche inevitabili di maggioranza e di minoranza? Certo. Ma anche reazioni pratiche là dove la maggioranza si dichiara certa che, ora, il Presidente della Repubblica firmerà la nuova legge elettorale senza nulla eccepire e le minoranze, invece, danno per scontato che il Presidente della Repubblica la rimaderà alle Camere per manifesta incostituzionalità di alcune sue parti. Giorni non funque facili, insomma, per Sergio Mattarella. Tirato a forza, sia di qua che di là, per la sua grigia giacca presidenziale. La speranza è che nessuno finisca per strappargliela.
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