"""L'Unità" - il quotidiano fondato da Antonio Gramsci nel 1924 - non è più nella disponibilità di Guido Veneziani".
Di chi, allora? Di Massimo Pessina, costruttore milanese, e del suo amministratore delegato, Guido Stefanelli. I quali, come soci di maggioranza, nomineranno ora tre dei cinque membri del Consiglio di amministrazione del giornale. Guido Veneziani, divenuto socio di minoranza, ne nominerà uno. Così come l' "Eyu" (fondazione del Pd) con il suo 5% di quote. Un povero 5% di quote che, però, non sta impedendo al Pd di nominare la nuova direzione. Matteo Renzi, infatti, sta vagliando personalmente una rosa di cinque giornalisti fra i quali scegliere il direttore. E, nel frattempo, ha nominato direttore vicario quel Vladimiro Frulletti che, a "L'Unità", ha sempre seguito il "premier" fin dal suo "asilo politico". Antonio Gramsci, ovunque sia, capirà sicuramente che "lUnità", novant'anni dopo la sua nascita, non poteva non cambiare i suoi connotati. E non essere circondata da qualche badante. Anche se qualche badante "un po' così".
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