"L'avvocato keniota Felix Koprono - quando il Presidente Usa andrà presto in visita nel Paese d'origine di suo padre - gli chiederà in sposa la diciassettenne figlia Malia".
Inverosimile, però, che il Presidente Usa accetti. Non tanto perché gli sembrerebbero pochi i 70 montoni, le 50 mucche e le 30 capre che l'avvocato Felix Koprono è pronto ad offrirgli in compenso, ma perché l'antica tradizione keniota della compravendita delle mogli è ben più lontana dai diritti e dai codici Usa di quanto distino, tra loro, il Paese africano e il Paese americano. Ma anche perché, nel mondo occidentale, le figlie vengono semmai accasate bene secondo tradizioni più moderne e sofisticate: benedicendo la loro unione con uomini al "top" della finanza. Discretamente, però. Con regolare cerimonia laica o religiosa. Coriandoli, chicchi di riso beneauguranti, ricevimenti "a 5 stelle". Altro che la puzza di 150 animali.
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