"La mera reiterazione dei colpi inferti - aveva sentenziato la Corte di Cassazione in merito all'assassinio di Melania Rea da parte di suo marito Salvatore Parolisi - non può determinare la sussistenza dell'aggravante dell'avere agito con crudeltà. La condanna a lui comminata di 30 anni, dunque, va ricalcolata".
La Corte d'appello di Perugia, dunque, l'ha ricalcolata: non più 30 anni con l'aggravante, ma 20 anni senza aggravante. Meno di sette mesi, insomma, per ognuna delle 35 coltellate inferte alla moglie Melania. Perché, secondo i giudici, senza furia crudele, senza cattiveria, magari con tanta delicatezza e con tanto amore. Complimenti, giudici della Corte di Cassazione e della Corte d'appello di Perugia.
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