"Con molto rispetto per Papa Francesco - se n'è uscito l'assessore capitolino alla mobilità, Guido Improta - io sommessamente dico che mi sarei evitato il Giubileo straordinario".
Il motivo? Perché - come ha creduto di giustificare - non si fa un Giubileo con un sistema di trasporti come quello di Roma. Cioè, invece di rimproverare il Campidoglio per la sua incapacità di dotare la città - Giubileo o non Giubileo - di un efficiente e moderno sistema di trasporti, l'assessore Guido Improta ha rimproverato Papa Francesco per essere invece capace di fare il proprio lavoro. Dalla Santa sede, almeno per ora, nessuna reazione. Forse Papa Francesco starà pregando perché Dio lo perdoni, ma, soprattutto, gli faccia dire meno castronerie e gli faccia fare più cose concrete. E si starà chiedendo, nella sua candida perplessità, come mai invece, subito dopo l'annuncio dell'evento, il sindaco Ignazio Marino aveva pubblicamente gioito e, in particolare, aveva dichiarato che la città sarebbe stata già pronta ad accoglierlo. Improta, allora, o Marino? Bella lotta.
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