"Un camion in sosta vietata nell'area riservata alla fermata dei bus - di fronte all'ingresso dell'Anagrafe in via Petroselli a Roma - è rimasto con gli sportelloni completamente aperti e senza alcuna sorveglianza".
Nulla di nuovo per il divieto di sosta. Solo che dentro quel camion lasciato spalancato vi erano accatastati registri e registri necessari per notificare atti di Equitalia e della Corte d'appello. Alla faccia, dunque, dell'efficienza capitolina e della privacy delle persone interessate. Ma fosse solo questo: anche gli archivi, dal seminterrato al quarto piano dell'Anagrafe, sono sguarniti e accessibili a chiunque. Un gioco da ragazzi entrare, scartabellare, visionare e, magari, anche sottrarre plichi e contenitori. Una indecenza incredibile. Che, se nessuno avesse improbabilmente fatto conoscere al sindaco Ignazio Marino, il sindaco Ignazio Marino potrebbe ora andare a verificare personalmente. Con la sua fedele bici, magari. Tanto, dal suo ufficio in Campidoglio all'Anagrafe in via Petroselli, è tutta discesa.
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