"Ad un Presidente della Repubblica italiana - recatosi a Londra per chiedere "più Europa" alla Gran Bretagna - la Gran Bretagna ha praticamente risposto che sono affari suoi". Non solo. Il negoziato europeo sul "made in", l'etichettatura di origine dei prodotti non alimentari (che potrebbe creare, in Italia, 100 mila posti di lavoro in più) continua a non concludersi positivamente per la posizione contraria della Germania, del Belgio, della Danimarca, dell'Irlanda, dell'Olanda, della Svezia e della stessa Gran Bretagna".
Altri due episodi che, purtroppo, testimoniano quanto stia sempre più calando la considerazione dell'Italia e il suo peso in campo internazionale. E certo non per colpa dei "gufi".
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