"Ieri sera - alle 22,30 - incontro Berlusconi-Salvini ad Arcore".
"Ciao, Silvio, come va?" "Bene e tu?" Anch'io". Poi qualche scambio di idee sul "Milan" e, considerata l'ora tarda, "Ciao, Matteo, a presto", "A presto, Silvio, ciao". Magari non proprio così, ma più o meno. Perché Berlusconi, la mattina dopo, doveva partire per la Sardegna e Salvini, prima di mezzanotte, doveva mettere a punto un nuovo insulto per Laura Boldrini. Ma, soprattutto, perché non avevano ancora, in verità, idea di che cosa dirsi di serio e di concreto politicamente. L'augurio comune, comunque, è stato di rivedersi, appunto, presto. Ma chissà se questa torrida estate finirà per bruciare, intanto, certi loro diversi punti di vista o il loro amore che fu.
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