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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 18 agosto 2016

Ancora zitti tutti

"Un uomo di quarant'anni - già ai domiciliari per danneggiamento, incendio doloso e lesioni personali - ha picchiato brutalmente la moglie, ha bruciato alcuni vestiti di lei, è sceso in strada violando la pena detentiva, ha preso a pugni chi stava accorrendo in difesa della donna, finalmente è stato arrestato. Una volta in giudizio, però, il magistrato ha disposto, per lui, il ritorno ai domiciliari insieme alla moglie sua vittima". "Un uomo di sessant'anni - che da tempo continuava ad infierire sui suoi vicini con atti vandalici, percosse e minacce come "ora prendo il fucile e vi faccio vedere io" - era stato inviato, dal giudice per le indagini preliminari, in un'altra sua residenza più lontana. Ma il giudice per il riesame, pur riconoscendo la sua pericolosità (in casa, tra l'altro, gli erano stati trovati 25 tra fucili e pistole) ha disposto che tornasse nella residenza attigua a quella dei vicini da lui percossi e minacciati".
Due uomini violenti, dunque, non solo non adeguatamente puniti per i loro comportamenti, ma - almeno in teoria - messi nella condizionen ideale per replicarli. Ancora una volta, però, tutti zitti: le sentenze dei giudici non si devono commentare.
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