"Fulvio Tapparo - uno dei più noti attivisti "No Tav" in Valsusa - arrestato e incarcerato dopo la violenta azione del 21 giugno contro il cantiere di Chiomonte e gli scontri con la polizia - è stato ora trasferito, dal giudice per le indagini preliminari di Torino Luisa Farracane, ai domiciliari".
Prassi ormai normale, quella dei domiciliari, forse perché nelle carceri non ci sono più posti. Ma la prassi, in questo caso, è diventata un assurdo nell'assurdo. Il luogo dove il noto attivista "No Tav" dovrà infatti scontare i domiciliari è una baracca, considerata sua dimora abituale e legittima, ma proprio a due passi dallo storico campeggio-presidio "No Tav" di Venaus. Il pericoloso "No Tav" Fulvio Tapparo insomma, fatto uscire di galera e addirittura riportato, con decisione di un giudice, accanto ai suoi compagni di violenza. Molto simile, dunque, ad un'assoluzione mascherata. Ma zitti tutti: le decisioni dei giudici, anche quelle così, non si devono commentare.
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