"26 dicembre 2013. Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, va a cena a spese del Comune, in quell' "Antico girarrosto toscano" - in Via Campania - che è a due passi da via Veneto, ma - per caso - a pochi metri dall'abitazione di sua madre. Richiesto di spiegazioni, dichiara sulla parola: "Sono stato lì a cena, con alcuni rappresentanti della stampa, per illustrare iniziative dell'Amministrazione a carattere sociale per il periodo natalizio"".
Tutto a posto, dunque, tutto regolare? Nemmeno per sogno: i proprietari del ristorante "Antico girarrosto toscano", interrogati, dichiarano, anche loro sulla parola, che, no, quella del 26 dicembre 2013 è stata una cena familiare a sei con secondi di carne, contorni, dessert, due bottiglie di ottimo vino, acqua, caffé, 283 euro scontati a 260. Il sindaco Ignazio Marino, allora, di nuovo come Pinocchio? Dovrebbe appurarlo, ora, la Corte dei conti di fronte alla quale la "Lista Marchini" ha portato il "caso". Come sembra voglia portare, anche, un altro "caso": quello di una cena che il sindaco Marino avrebbe offerto il 26 ottobre 2013, sempre con i soldi del Comune e - parola sua - per motivi istituzionali, ad alcuni rappresentanti della Comunità di Sant'Egidio. I quali, però, hanno decisamente smentito. Con l'Ignazio di nuovo in braghe.
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