"I partiti - anche se la Commissione parlamentare di garanzia non ha avuto tempo e modo di controllare minuziosamente i loro bilanci - avranno ugualmente il finanziamento pubblico per gli anni 2013 e 2014. Lo ha deciso il Senato, ieri sera, così come lo aveva già deciso, da tempo, la Camera dei deputati".
Già non può non turbare, perlomeno, il fatto in sé. Ma a turbare, anche, è che il provvedimento di legge ne ha scavalcati, in aula, altri ben più urgenti ed importanti per il Paese. E che è stato approvato, questo sì, senza tanti dibattiti ed emendamenti. Nel giro di appena due ore scarse. E, se si fa eccezione per il "Movimento 5 stelle", maggioranza e minoranza sottobraccio appassionatamente. "Pecunia non olet" , il denaro non puzza, dicevano i nostri padri latini. Ma fino ad un certo punto. Oggi, sicuramente, non lo direbbero più. Quel vergognoso finanziamento ai partiti, oltretutto così come elargito, puzza. Puzza eccome.
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