""Equitalia" - ha dato notizia "La Stampa" di Torino - sta insistendo nel chiedere, ad un bambino di dieci anni di Alessandria, il pagamento di una fattura ad una società telefonica mobile e dei relativi interessi di mora".
Il fatto è già in sé ridicolo e sconcertante. Ma ancor più lo diventa, se si considera che il bambino avrebbe acquistato, dalla società telefonica mobile, otto anni fa. Quando di anni, cioé, ne aveva appena due. E se si considera che, anche di fronte a questa circostanza ormai appurata, "Equitalia" non è ancora tornata sui suoi passi. Tanto che la madre del bambino, giustamente stanca ed irritata di questo comportamento, sta meditando di denunciare "Equitalia" per "stalking". Quell' "Equitalia" che ha, come slogan, "Per un Paese più giusto". Senza però confessare di avere evidentemente, come dipendente, qualche cretino.
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