"Cari pellegrini - ha commentato, con amara ironia, una utente della metropolitana "B" romana dopo l'ennesimo guasto che ha mandato in "tilt" l'intera città - le prime due stazioni della Via Crucis sono ormai certe: metro "A" e metro "B"".
Ma non tutti i commenti, naturalmente e giustamente, sono stati così "alla Pasquino". Sono stati anzi, perché ormai le metropolitane romane si guastano un giorno sì e l'altro pure, più che furiosi. Tanto che l'assessore alla mobilità, Stefano Esposito, ha ribadito, con forza, l'urgenza di un commissario straordinario ai trasporti. Attirandosi però anche lui, oltre a commenti tutt'altro che lusinghieri, un'ironica "pasquinata": "E' vero - gli ha risposto uno dei tanti pendolari danneggiati ormai quotidianamente dal funzionamento a singhiozzo delle metropolitane - serve urgentemente 'n commissario che me dà 'no strappo fino a Magliana". Povera Roma. Povera Roma, se Pasquinio, la famosa "statua parlante" di Parione, sta riperendendo il suo ruolo di fustigatore dei fatti e dei personaggi "neri" della città. Come ai tempi dei Papa-re e della "fottuta" nobiltà.
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