"La selva preistorica del Sulcis - hanno denunciato alcuni quotidiani - già rasa al suolo su 35 ettari, continuerà ad esserlo su altri 540".
"Creiamo lavoro - ha cercato di giustificarsi il sindaco di Domusnova, Angeletto Deidda, eletto con una "Lista civica", civica, evidentemente, solo di nome e non anche di fatto. Ma Angeletto è un sindaco furbetto. Perché l'Europa finanzia sì la tutela della selva, ma lui si dà da fare per finanziare, creando lo "sporco lavoro", un suo sicuro ritorno in Comune alle prossime amministrative a Domusnova. Con il benestare - chicca sull'amara torta - dell'Ente foreste. Che è, tra l'altro, un incredibile carrozzone regionale con ben settemila dipendenti. Per fare chissà che cosa, in tanti, se non per infischiarsene dell'ambiente e per votare, quando è l'ora, anche loro a comando.
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