"Per avere il finanziamento pubblico - aveva opportunamente stabilito, tre anni fa, una legge - i partiti avrebbero dovuto presentare, entro luglio, i loro bilanci e una commissione di garanzia avrebbe dovuto verificarne la loro correttezza. Ma la commissione, dichiarando di non avere il personale sufficiente, non si è dedicata a quella verifica. E, quando un'altra legge ha deciso di affiancare alla commissione una decina di impiegati, i tempi non sono stati più sufficienti".
Partiti, allora, senza finanziamento pubblico? Ci mancherebbe. Ecco pronta una leggina firmata dal pd Paolo Boccadutri ed approvata a tempo di record da tutti i partiti a Montecitorio, tranne il "Movimento 5 stelle" e "Sinistra Ecologia Libertà", che permette l'erogazione del finanziamento anche in assenza della pur obbligatoria verifica dei bilanci. Ora, certo, occorrerà l'approvazione anche a Palazzo Madama. Ma qualcuno pensa che la vergognosa leggina, lì, non verrà invece approvata? Qui non si tratta di votare o non votare provvedinmenti di ordine etico, sociale od economico generale. Qui si tratta, per i partiti, di mettersi in cassa svariati milioni di denaro pubblico. E, in casi così, non ci sono maggioranze e opposizioni. E nemmeno dissidenze interne. Sergio Rizzo, sul "Corriere della sera", lo ha giustamente definito un "classico dell'orrore".
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