"Non si procede così - aveva detto tra l'altro da deputato, quando si stava votando nell'ottobre 2005 la legge elettorale passata poi alle cronache e alla storia come "Porcellum", Sergio Mattarella - non si procede così per approvare una legge che deve regolare la vita democratica del Paese... Si sta procedendo... attraverso una procedura assai discutibile... Governo e maggioranza hanno cercato accordi soltanto al loro interno e ogni volta che hanno trovato l'accordo lo hanno blindato. Ciò per non rischiare di modificare gli accordi al loro interno... Ancora una volta emerge la concezione, che è propria di questo Governo e di questa maggioranza, secondo la quale chi vince le elezioni possiede le Istituzioni e ne è proprietario".
A ricordarlo, per evidenziare una presunta contraddizione tra quell'allora deputato Sergio Mattarella e quell'attuale Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha firmato a razzo la nuova legge elettorale che passerà alle cronache e alla storia come "Italicum", "Il Giornale" del direttore Alessandro Sallusti. Perfidamente, malignamente, senza un minimo di comprensione. Alessandro Sallusti, infatti, avrebbe dovuto considerare che il tempo passa per tutti e, dunque, passerà anche per lui. Che l'età adulta porta spesso a rivedere le proprie idee, le proprie convinzioni, la propria personale saggezza, il che cosa ti circonda e perché. Potrebbe succedere anche a lui, ad Alessandro Sallusti. Come è già successo, ad esempio, a Sandro Bondi e signora.
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