"La funzione normativa che ha esercitato sul figlio che stava infrangendo le regole durante una manifestazione violenta a Baltimora - ha scritto, tra l'altro, la celebre fotografa americana tanto attenta ai diritti dei ragazzi, Karen Rubin - è comprensibile, e forse meglio di niente, ma lo stesso risultato avrebbe dovuto ottenerlo impartendo pacificamente le norme quando lui era più piccolo".
Eticamente e teoricamente giusto. Ma la mamma di Baltimora, nella realtà pratica, non avrebbe potuto fare altro di quanto ha fatto "meglio di niente". La mamma di Baltimora, infatti, è una donna sola con sei figli da mantenere. E, allora, avrebbe dovuto essere compito del suo Stato sostituirla o almeno supportarla impartendo pacificamente, ai suoi figli per i quali lei andava a lavorare tutto il giorno, le norme che vanno osservate dai bravi cittadini. Ma Karen Rubin questo non lo ha scritto. Per niente obiettivamente ed eticamente.
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