"Dopo l'assoluzione di quel sindaco di Roma Ignazio Marino - inviato a processo per una certa questione di scontrini e che il Pd aveva sloggiato, senza complimenti, dal Campidoglio - qualcuno, nel partito, sta lanciando la proposta di risarcirlo con il candidarlo, alle prossime amministrative, sindaco della "sua" Genova".
"Perché no?" si è già espresso qualcuno più buono di cuore. Solo che i pubblici ministeri hanno praticamente detto "Perché no!" in quanto è loro intenzione di ricorrere in appello contro l'assoluzione dell'Ignazio. Un punto interrogativo, dunque, e un punto esclamativo. E in mezzo lui, il povero Marino. Il cui futuro, a questo punto, lo conosce soltanto il Fato. Quel Fato che non bada ad amori e ad odi, a meriti e a demeriti, a ragioni e a torti. E nemmeno a tessere di partito.
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