"La legge contro il caporalato è stata approvata - sia alla Camera che al Senato - senza neppure un voto contrario".
Eccezionale. Ma, a ben considerare, con un perché. Perché quella legge, oltre ad affrontare un problema reale grave ed urgente, è stata scritta in modo chiaro, senza alcuna possibilità di essere altrimenti e comodamente interpretata, ha previsto pene giustamente dure nei confronti degli "schiavisti delle campagne". Una legge perciò, se esistesse la perfezione, perfetta. Un bravo al Ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, che l'ha curata dall'inizio fino alle votazioni finali. Forse, chissà, qualche altro Ministro potrebbe essere indotto ad imitarlo.
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