"Basta - ha proclamato, fino a due-tre giorni fa, il "premier" Renzi - basta con questa "Equitalia" killer".
Sarà effettivamente così. Ma solo perché il killer, invece di continuare a chiamarsi "Equitalia", prenderà un nuovo nome: quello - sembra - di "Dipartimento riscossione dell'Agenzia delle entrate". I fatti. Il "premier" Renzi avrebbe voluto rottamare la privata società per azioni "Equitalia" e assorbire i suoi settemila dipendenti nella pubblica amministrazione. Ma nessuno, nemmeno la sua Antonella promossa da capo vigile urbano di Firenze a capo del Dipartimento affari giuridici e legislativi di Palazzo Chigi, gli aveva detto che era contro la legge trasferire, senza concorso, il personale privato nel pubblico. E che un concorso non avrebbe potuto essere riservato ai soli dipendenti di "Equitalia". Rottamarli, allora, come la loro società? Nemmeno a parlarne, soprattutto alla vigilia del "sì" o del "no" alle riforme costituzionali, ma, in sostanza, allo stesso Governo. Ecco, allora, la trovata furbesca: creare, sulle ceneri di "Equitalia" killer, una nuova società per azioni killer con cui stipulare una convenzione e chiamarla in modo da farla apparire un ente pubblico. Apppunto - come sembra - "Dipartimento riscossione dell'Agenzia delle entrate". Un' "Equitalia" killer, cioé, mascherata. Similoro. Per cambiare tutto, insomma, perché nulla cambi. Volpone di un Gattopardo Renzi.
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