"Sembra che nelle stanze del Ministero dell'Economia si aggirino - da qualche giorno - due funzionari mandati dall'Unione europea a mettere il naso sui nostri conti pubblici".
L'augurio è che i due spioni al servizio di Bruxelles abbiano messo il loro naso anche su quelle carte che certificano come l'Unione europea abbia limato per l'Italia a soli 112, quest'anno, i milioni per i migranti. Costringendoci a mettere, di nostro, più di quattro miliardi. E questo mentre la Turchia, che per i migranti sta facendo poco o niente rispetto al nostro Paese, sono stati riconosciuti ben tre miliardi. Il "premier" Renzi, in questo caso, ha tutte le ragioni per battere i pugni sul tavolo di Bruxelles. Peccato abbia cominciato a farlo soltanto da poco. Da quando è stata fissata per il 4 dicembre prossimo, se non è stato un caso, la data del referendum sulle riforme costituzionali.
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