"Luigi Vicinanza - ha comunicato l'editore de "L'Espresso" - lascia per altri incarichi, con questo numero (quello del 4 agosto) la direzione del settimanale".
Non stava lavorando bene? Sì. Ma poca vicinanza al Pd e, soprattutto, al Governo Renzi. Mentre avvicinandosi la scadenza del referendum sulle riforme costituzionali, si è avvertita la necessità di un direttore meno lontano. Sarà Tommaso Cerno il quale - sempre secondo il comunicato dell'editore - ha mostrato, in questi anni, "una grande sensibilità nell'intercettare le tendenze politiche, sociali ed economiche in atto nella società italiana". Ma nell'intercettare sì l'aria che tira, soprattutto però - anche se l'editore non lo dice - l'urgenza di "cambiare verso" nei confronti del Pd e del Governo Renzi. In attesa - sembra addirittura fra un paio di giorni - della "rivoluzione copernican-renziana" nella direzione dei telegiornali e nella conduzione dei "talk show" della Rai. Mosse alla Erdogan, anche se "soft".
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