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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

mercoledì 11 maggio 2016

"Mamma Rai" e "Babbo Stato"

"Ultimi giorni - ormai - per far conoscere con un modulo, all' Agenzia delle entrate, i buoni motivi per i quali uno non deve trovarsi inserito il canone della Rai nella bolletta della luce".
Attenzione, però, a che i motivi della richiesta esenzione siano davvero buoni. Attenzione perché - come fatto presente nel "portale" di consulenza "La legge per tutti" - accertati mancati buoni motivi comporterebbero non solo un successivo pagamento del canone con tanto di multa e di interessi, ma un reato penale, la cui sanzione può arrivare fino a sei anni di carcere, in quanto quei mancati buoni motivi equivarrebbero ad una falsa testimonianza a pubblico ufficiale. Ma - potrebbe osservare qualcuno - se non viene ritenuta un reato penale, ma solo un illecito tributario per il quale sono previste sanzioni di carattere amministrativo, una evasione fiscale al di sotto di 150 mila euro. Se non reato penale un'evasione al di sotto di 150 mila euro, insomma, perché reato penale l'evasione di appena 100 euro di canone Rai? Cercare di ingannare e di derubare "Mamma Rai" - per il Governo che ha inventato il canone nella bolletta della luce e l'eventuale richiesta di esenzione all'Agenzia delle entrate - è, evidentemente, molto più grave e punibile del cercare di ingannare e di derubare "Babbo Stato". Da non credere.
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