"Prego, vuoi ballare con me?" "Grazie, preferisco di no: non ballo il tango col "casquè", perciò..." "Prego, grazie, scusi, tornerò".
E', sì, la divertente strofetta di una nota canzone di Adriano Celentano. Ma non per canticchiare "Al matineé del giovedì, ballo liscio al "Garden blu, con l'orchestra "Serenade"": per adattare la divertente strofetta a quanto avvenuto, ieri, quando il candidato pd al Comune di Roma, Roberto Giachetti, ha invitato il candidato di "Sinistra italiana", Stefano Fassina, bloccato dal Tar. Il candidato Stefano Fassina ha preferito di no e il "casquè" tra le braccia di Roberto Giachetti. E il candidato Roberto Giachetti si è accomiatato momentaneamente, in attesa dell'auspicato no definitivo del Consiglio di Stato a Stefano Fassina, con l'intenzione di tornare a riproporsi. Perché in effetti, purtroppo, l'italica politica sta diventando sempre più un balletto da "Garden blu" con l'orchestra "Serenade". Per le comunali di Roma, anzi, si è arrivati perfino alla "Quadriglia". E al "changez la dame": di là Giorgia Meloni, di qua Alessandra Mussolini. Con la "5 stelle" Viriginia Raggi "dame seule".
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