"I giudici - ha detto il Ministro di Giustizia, Andrea Orlando, bacchettando il suo collega "nuovocentrodestrino" Enrico Costa in materia di adozioni da parte di coppie omosessuali - hanno tutto il diritto di interpretare, in assenza di una legge "ad hoc", norme che potrebbero già consentirlo".
Dall'applicazione, dunque, all'interpretazione, così già definita creativa, delle norme giuridiche. Ufficializzando gravemente lo schiaffo ad un Parlamento non legiferante in pieno, ma anche ad una Carta costituzionale che sancisce la piena suddivisione dei poteri - legislativo, giudiziario, esecutivo - ed il loro invalicabile ruolo. Il tempo passa, certo, ma come sta passando male. Sputando in faccia, anche, ai buoni diritti disegnati dai saggi padri costituenti.
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