"Le mine più sofisticate disinnescate a Palmira - si è letto in una nota ufficiale dell' "International mine-charing center" - sono state costruite, oltre che negli Stati Uniti, in Russia e in Cina, anche in Italia".
Ma la nota si è letta anche a Palazzo Chigi? Sarebbe quanto mai urgente, allora, conoscere per quali inquietanti strade queste mine fabbricate in Italia siano finite nelle mani dei terroristi assassini dell'Isis. E chi ci abbia vergognosamente lucrato sopra. Oppure Palazzo Chigi ritiene più doveroso ed immediato preoccuparsi della mina che potrebbe esplodere, ad ottobre, con il referendum sulle riforme costituzionali? Sarebbe meglio di no.
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