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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

mercoledì 7 ottobre 2015

"Todos a pìe"

"Dei 2.500 bus a disposizione dell'Azienda dei pubblici trasporti di Roma - è stato appurato - ogni mattina ne escono dai depositi soltanto  1.800, perché gli altri 700 restano fermi per mancanza di "pezzi", ma poi, durante ogni giornata, se ne rompono altri 300. Dei 60 minibus elettrici entrati in servizio nel 2000, inoltre, ne sono rimasti appena 4 perché, per gli altri 56, non ci sono soldi per nuove batterie. Dei 28 treni sulla linea Roma-Lido, ancora, ne sono rimasti appena 12 e la metà è soggetta a numerosi e frequenti guasti. Un velo pietoso, infine, sulle linee metropolitane senza manutenzione nelle stazioni, nella rete elettrica, nei binari e nei convogli".
Cambierà qualcosa, per i massacrati utenti romani e per le centinaia di migliaia di pellegrini che arriveranno per il Giubileo che si inaugurerà l' 8 dicembre prossimo? I pronostici non sembrano legittimare troppi entusiasmi. Anche perché il sindaco Marino continua a preoccuparsi di viaggi, di cene, di scontrini e l'assessore alla mobilità, Stefano Esposito, continua a non avere né soldi né idee per risolvere il gravissimo problema. Ma, d'altra parte, se i pellegrini sono pellegrini - potrebbero sragionare in Campidoglio - pellegrinassero devotamente a piedi. E i romani, senza bestemmiare, pellegrinassero dietro a loro. "Todos pelegrinos, todos a pìe". Ma dalla Giunta comunale, allora, perché no "todos a casa"?
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