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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.
"L'Italia - dal 25 prossimo - dovrà allinearsi ad una direttiva europea secondo la quale i medici delle strutture pubbliche non potranno lavorare, in un giorno, più di 12 ore e 50 minuti al massimo".
Direttiva più che condivisibile. Perché verrà a riconoscere un sacrosanto diritto dei medici pubblici ad un orario umano e perché verrà a tutelare i malati da possibili errori "da stanchezza". Solo che, per attuare correttamente i nuovi giusti orari di lavoro dei medici - è stato calcolato - occorrerebbero 20 mila nuove assunzioni. Ma l'italica "spending review" non lo permette. E allora? Allora vuol dire che i malati, dal 25 prossimo, non soffriranno più - e, in qualche caso, non moriranno più - per la stanchezza dei medici: soffriranno - e, in qualche caso, moriranno - per la loro assenza. Da non credere.
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