"La disoccupazione anche giovanile - va ripetendo, in questi giorni, il "premier" Renzi - è in diminuzione e sono in diminuzione anche le tasse per le persone e per le imprese".
Alt: la disoccupazione, in realtà, è diminuita perché è cresciuto il numero delle persone, specialmente giovani, che non cerca neppure più un lavoro e a metà di questo mese - come confermato dall'attendibile ufficio-studi della Cgia di Mestre - autonomi, lavoratori dipendenti e imprese verseranno - tra Iva, acconti e addizionali Irpef, Irap, Ires e ritenute d'imposta - nientemeno che 53 miliardi e mezzo. Alla faccia, quindi, delle annunciate e vantate riduzioni e - come diceva Totò - alla faccia del bicarbonato di soda. Nel guardarlo bene, in effetti, a qualcuno è sembrato che al "premier" Renzi sia cresciuto il naso.
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