"Sottosegretario Claudio De Vincenti - ha chiesto, sul "Corriere della sera" di oggi, Lorenzo Salvia - avete mai pensato di rinviare il Giubileo?" E lui: "No. Assolutamente no"".
In appena tredici parole il massimo dell'improntitudine. Da parte di Lorenzo Salvia che, rivolgendo quella domanda ad una persona completamente sbagliata, tutto dimostra di essere tranne che un giornalista. Da parte del sottosegretario De Vincenti che, non solo rispondendo, ma rispondendo oltretutto in quel modo, si crede addirittura quel papa Francesco che sarebbe il solo, semmai, a decidere o no un rinvio. Meraviglia? E perché? L'improntitudine, nello stravolgimento dei valori, è diventato un valore addirittura positivo. Indispensabile, anzi, per fare carriera. Soprattutto in certi sempre più guasti mondi dell'informazione e della politica.
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