"Quando la presidente del quartiere Santo Stefano - a Bologna - ha proposto di esporre il Crocefisso in ogni scuola per "imparentare alla grande storia dell'umanaità quei ragazzi barbaramente uccisi a Parigi" - il sindaco Virginio Merola ha giustificato così il suo no: "Non è il momento di contrapporre un simbolo religioso all'altro".
Ci sarebbe tuttavia da chiedere, al sindaco Merola, quale sarebbe, oltre al Crocefisso, l'altro simbolo religioso. Forse il kalashnikov dei terroristi assassini? Libero ognuno, per carità, di avere in simpatia o no il Crocefisso. Ma no, però, di distorcere la realtà e giustificare la propria aavverssione per una "cosa - secondo il sindaco Merola - che appartiene al Medioevo". Senza accorgersi che il "Medioevo" di oggi è molto più cupo e lontano dalla fiducia nella ragione umana di quanto non fosse stato il Medioevo del lontanissimo altro ieri.
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