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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 2 novembre 2015

Ha vinto il Procuratore Pignatone

"Le due relazioni su "Mafia capitale" - che erano state secretate e che rischiavano di non comparire negli atti del processo che inizierà il 5 prossimo - sono state oggi desecretate e inviate al Procuratore della Repubblica a Roma, Giuseppe Pignatone, che le aveva dovute chiedere, più volte, con giustamente infastidita insistenza".
Ma perché tanta resistenza a desecretarle? Perché là dentro, in quelle due relazioni, dovrebbero esserci delle vere e proprie bombe, tali da far saltare molti politici e, forse, anche qualche partito. Soprattutto il Ministro dell'Interno, Angelino Alfano, si era adoperato a tenerle ben chiuse in cassaforte. E chissà mai perché. O per dei perché poco lusinghieri dei quali si era già mormorato. Ma resistere ancora con il segreto sarebbe stato impossibile e, magari, c'è voluto del tempo per raggiungere qualche accordo nel Governo. Sarà il processo ormai alle porte, comunque,  a fare luce. Con l'augurio che non resti nell'ombra, in qualche modo e per qualche motivo, niente e nessuno.
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