"Il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan - sistemati tutti o quasi i protagonisti del "golpe" contro di lui - si sta dedicando, ora, al teatro".
Nel senso che sta cercando di rasserenare il suo spirito e la sua mente assistendo a spettacoli di alto valore culturale? Ma per carità. Cominciando a mettere al bando i testi teatrali da lui ritenuti pericolosi come quelli di Shakespeare, di Cechov, di Brecht e del nostro Dario Fo. Il quale, da eccellente motteggiatore, ha così commentato: "Tutti autori morti tranne me. Ma non lo dite, per favore, al buon Erdogan".
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