"Gli occupati - ha appena certificato l'Istat - sono aumentati, nel secondo trimestre di quest'anno, di 189 mila. E il "premier" Renzi ha subito "twittato": "La disoccupazione è in calo, il "Jobs act" funziona"".
Sarebbe tutto bello se, però, appena tre giorni fa il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, non avesse invece informato che, rispetto al primo trimestre del 2015, le assunzioni sono calate dell'8,9% e, in particolare, del 29,4% quelle a tempo indeterminato e del 25,4% quelle di collaborazione. Sarebbe tanto bello, in ogni caso, se Istat e Governo non continuassero a giocare con i numeri. Se gli italiani fossero messi in condizione di conoscere la verità vera su una situazione di vitale importanza come l'occupazione. Di conoscere le cifre reali e non ora da questo ora da quello manipolate o sbagliate. A meno che, un giorno, non sia stato approvato un decreto per fissare che i numeri sono sì pari e dispari, ma pronti a diventare pari i dispari e dispari i pari. E per imporre che la matematica, che non lo è mai stata, è diventata un'opinione.
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