"Papa Francesco - ricevendo i vertici dell'Ordine dei giornalisti e una trentina di direttori di quotidiani - ha sostanzialmente elencato loro questa sorta di ennealogo. Primo: amare la verità. Secondo: essere coerenti. Terzo: non sottomettere la professione a logiche politiche o economiche. Quarto: aiutare a costruire una vera cittadinanza. Quinto: non alimentare la paura dell'immigrazione. Sesto: evitare un linguaggio divisivo. Settimo: accelerare processi di riconciliazione. Ottavo: non fare terrorismo con le chiacchiere. Nono: difendere la democrazia".
Un ennealogo - con il dovuto rispetto e le dovute proporzioni - da decalogo del Monte Sinai. Solo che i vertici dell'Ordine dei giornalisti e i direttori dei quotidiani ne faranno la loro fede o, una volta fuori dalla sala delle udienze papali, torneranno, subito, all'adorazione del loro falso e bugiardo vitello d'oro?
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