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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

sabato 17 settembre 2016

La fatal Bratislava

"Angela - si è sfogato, al termine dell'incontro dei "premier" europei a Bratislava, il nostro Matteo Renzi - non può trattarmi così".
Angela è, ovviamente, la Cancelliera tedesca Angela Merkel. E che cosa ha fatto? Si è chiusa in una stanza con il Presidente francese Hollande, per concordare la conferenza-stampa finale, e ha lasciato fuori dalla porta Matteo Renzi. La maestrina dalla penna rossa, gialla e nera, insomma, con il suo sodale bidello, ma senza il monello del terzo banco. Che questa volta, però, non si è limitato a far volare nell'aula gli areoplanini di carta, ma l'aula l'ha lasciata e se n'è andato giustamente irritato. Come potevo restare con loro - ha in sostanza spiegato - considerato che loro, sui grandi problemi dell'immigrazione e della crescita economica, avevano concordato di uscirsene con i soliti bla bla? Posizione, la sua, obiettivamente giusta. Ora, tuttavia, farebbe bene a non autocompiacersene punto e basta. Farebbe bene, ora, a guardare con meno supponenza ed arroganza in casa. E a tutti quei vicini di casa che del duo Merkel-Hollande si sono stancati, ma non hanno avuto ancora la forza di farlo loro capire. Da soli, anche se si è Matteo Renzi, non si va da nessuna parte.
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