"Il "leader" della "Lega nord", Matteo Salvini - nel discorso pronunciato durante la tradizionale scampagnata a Pontida - se l'è presa con tutti: con Renzi, il Pd, Berlusconi, Parisi, "Forza Italia", i prefetti, i senatori a vita, le riforme costituzionali, l'Unione europea, perfino con il Presidente della Repubblica come istituzione e con Papa Francesco".
Una dichiarazione di guerra, dunque, a mezzo mondo. E, anche, con il linguaggio da osteria della Bassa Padana. Molti nemici, comunque, molto onore? Sembrerebbe. Ma il Matteo furioso, evidentemente, non si è ricordato che a chi l'ha pensato e proclamato prima di lui, quasi 80 anni fa, non è affatto andata bene.
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