"I soldi per l'accoglienza dei migranti sono ormai finiti da aprile scorso - da quando lo stanziamento si è esaurito - ed ora, per scongiurare che le migliaia di migranti ospitati nelle strutture finite "in rosso" vengano per forza sfrattati, servirebbero almeno 600 milioni per colmare il debito dello Stato con i Centri di accoglienza governativi, ma anche con tutte le altre strutture di assistenza private che hanno siglato convenzioni con Comuni e Regioni".
L'ultimo appello, partito già quindici giorni fa dal Dipartimento diretto dal prefetto Mario Morcone, è stato preso in considerazione dal Governo? Sì. Ma non per reperire e far arrivare i 600 milioni necessari: per mettere in cantiere una struttura che si occupi del caso, direttamente, a Palazzo Chigi. Con tutta calma, cioé, e senza alcun immediato intervento concreto. Perché, chiaramente, altro che 600 milioni: in cassa non c'è nemmeno un centesimo. E, d'altra parte, una nuova struttura andava creata. Creata - come si dà per certo - per dare un lavoro al povero Piero Fassino fatto fuori, a Torino, dalla "5 stelle" Chiara Appendino.
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